HIMNO
«A VICTORINE LE DIEU»
Composto dal cantautore Renato Riccioni
Le tre strofe iniziano presentando altrettante immagini emblematiche, che evocano situazioni verificatesi più volte nella vita di Victorine; tali immagini sono accompagnate – nella seconda parte di ogni strofa – da richieste di interces-sione, conseguenti alle virtù considerate nella Serva di Dio.
Il Ritornello, dopo aver chiamato la Fondatrice con il suo nome civile e con quello religioso, ne focalizza l’unica passione: quello della solidarietà verso il Redentore, testimoniata dalla primaria finalità dell’adorazione ripara-trice voluta per l’Istituto da lei fondato, che si dilaterà nella solidarietà verso l’umanità più debole e sofferente.
LA PRIMA STROFA
La prima strofa mostra Suor Marie-Joseph de Jésus che conduce sulla barca un gruppo festoso di bambini:la barca naviga sicura lungo il fiume perché i piccoli si sentono accolti con vero amore e protetti da una guida sicura, che non li conduce scriteriatamente verso mete incognite, ma ha ben chiara nella mente la finalità del suo impegno educativo.
La navigazione della vita, infatti, non è fine a se stessa e quella vera madre prudente porta con se l’ancora della salvezza, vero fine di ogni attività umana che non vuole concludersi con un disastroso naufragio.
Ma chi è che conduce con serenità quella barca? Chi è quella donna capace di conservare gioia e pace in ogni difficoltà, se non una donna forte e una vera maestra di pazienza, destinata da Dio a svolgere una funzione educatrice dell’umanità sprovveduta come quei bambini, e di ricondurla dal disorientamento delle miserie umane verso la riconciliazione con Dio?
Testo dell’Inno
C’è una barca in festa,
lungo il fiume,
naviga sicura e c’è un perché:
tanti bimbi vi han trovato posto
e chi guida ha l’ancora con sè.
Donna forte,
sempre assai contenta,
calma in ogni tua difficoltà,
maestra di pazienza
riconcilia questa umanità.
Victorine Le Dieu
Soeur Marie-Joseph de Jésus
vive la passione nel tuo cuore
solidale con il Redentore.
LA SECONDA STROFA
La seconda strofa presenta un’altra immagine di vigile dedizione:
una sposa desta, simbolo della donna fedele e laboriosa, sapiente e generosa perché capace di considerare la privilegiata condizione del suo intimo legame con lo Sposo Divino. Essa ricambia l’amore con una dedizione incessante:
questa accortezza di cogliere con una fede viva la continua presenza divina nel Pane Eucaristico non le consente pause nell’amore.
Il riconoscimento dell’attenzione previdente di Victorine fa concludere la seconda strofa con una invocazione alla Provvidenza di Dio che darà ancora ciò di cui si ha bisogno e che si chiede nella fede.
Testo dell’Inno
C’è una sposa desta, giorno e notte,
lampada fedele a chi l’amò:
vera adoratrice del Mistero,
in un pane vede il suo Signor.
Sposa previdente, sempre attenta
scrutatrice di divinità,
chiedi provvidenza
per chi aspetta ciò che Dio darà.
Victorine Le Dieu
Soeur Marie-Joseph de Jésus
vive la passione nel tuo cuore
solidale con il Redentore.
LA TERZA STROFA
La terza strofa mostra “una mendicante molto ricca”, immagine di una evidente ma apparente contraddizione che riafferma la priorità dello spirito sulla materia.
Victorine Le Dieu, ricca ereditiera, ha perso tutti i suoi beni materiali ed è ridotta a mendicare, ma la povertà abbracciata le fa ancor più apprezzare la gioia e la pace che regnano nel suo cuore che ha scoperto l’amore ricevuto, cioè i Comandamenti di Dio e il Vangelo che con-ducono ad ereditare il Cielo.
E l’invocazione conseguente chiede un supplemento di lungimiranza affinché le difficoltà della vita non chiudano i nostri orizzonti, ma piuttosto ci spingano a sperare sempre di più i beni eterni.